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I Disturbi alimentari nelle atlete agoniste

Valentina Carretta

 

Per gli atleta il fisico riveste una grande importanza in quanto è attraverso questo che possono esprimere il proprio sé e ciò comporta che il loro stile di vita sia improntato sul rispetto della sua salute, infatti limitano il consumo di alcool, di medicinali (anche per motivi legati al doping), il fumo e tengono un regime alimentare quanto più possibile equilibrato.In alcuni sport come la danza e la ginnastica artistica, dove la magrezza è ricercata al pari della flessibilità e della scioltezza nei movimenti e in altri come il pugilato e il judo dove si gareggia in diverse categorie in base al peso, per motivazioni insite in questa tipologia di discipline, le probabilità che insorgano nelle giovani atlete comportamenti alimentari a rischio è maggiore che in altre attività sportive dove il peso non è così rilevante come il calcio e il tiro con l’arco, per prendere due esempi estremi.Spesso infatti un disturbo alimentare inizia con una dieta “fai da te”, ovvero senza un controllo medico, per perdere qualche chilo di troppo e se a questa paura di ingrassare si vengono a sommare altre componenti, come una madre invadente, un padre assente, la difficile accettazione dei cambiamenti corporei dovuti all’ingresso nell’età adulta, e via dicendo, la persona può perdere di vista il punto che segna il confine fra una perdita di peso sana e una patologica. Il cibo e la magrezza diventano in questo modo un pensiero ossessivo e anche l’allenamento diventa in funzione della perdita di peso. Parlando di disturbi alimentari dobbiamo sempre tenere bene in considerazione che il problema delle persone sofferenti di dca non sta nel peso, ma ben oltre, il sintomo è solamente la manifestazione di un disagio psicologico estremamente profondo derivante da molte con-cause che vengono a sommarsi. Ritengo utile questa precisazione perché non è che la pratica di danza e ginnastica artistica portino necessariamente tutte le atlete e gli atleti a soffrire di un disturbo alimentare.Se fino ad ora abbiamo esaminato il desiderio di magrezza delle danzatrici è anche vero che esiste il suo opposto ovvero il body builder che non si percepisce mai “abbastanza grosso” e che associa ad un regime alimentare molto curato, in orari ben specifici, perfettamente organizzato, un allenamento che viene prima di ogni cosa, come se fosse una droga.Alcuni studi hanno confermato la presenza di un rischio consistente di disturbi del comportamento alimentare tra giovani (in prevalenza donne) che praticano sport a livello agonistico o frequentano palestre; anoressia e bulimia portano con sé disturbi dell’affettività e tendenza all’isolamento. Per questo motivo ritengo utile dedicare molta attenzione al mondo sportivo in quanto, subito dopo la scuola, è l’ambiente più frequentato dalle persona in età fertile per l’insorgenza di questi disturbi. In conclusione è sempre bene ricordare che dai disturbi del comportamento alimentare si può guarire e si guarisce.

 

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