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AMICI, NEMICI E TRADITORI

 CESARE  DE SILVESTRI

"Ashes to ashes, clay to clay,if the enemy don't get you our own folks may."James Thurber

Questa volta l'argomento è un po' più spiacevole.  Ma comincerò con due ottimistiche citazioni di Epicuro. Il quale diceva:"Non è tanto l'aiuto degli amici che può darci conforto, quanto piuttosto la fiducia nel loro aiuto." E aggiungeva: "Fra tutti i mezzi che la saggezza può offrire per raggiungere la serenità, il più importante è avere degli amici."

Si, però...

Già, è proprio vero. Epicuro aveva ragione. Gli amici sono una gran bella cosa. Io posso confermarlo per esperienza diretta. D'altra parte, è bene tuttavia tener presente anche l'altra faccia della medaglia. E cioè che si viene traditi soltanto dagli amici. I nemici non possono evidentemente tradirci - a meno che, in attimo di aberrazione, non gli concediamo fiducia. Ma allora dipende dalla nostra ingenuità o stoltezza.I nemici sono coerenti nella loro antipatia, avversione ed ostilità. Salvo rare eccezione, non possiamo aspettarci che un nemico dichiarato si comporti in modo corretto e cavalleresco. Quindi, se gli diamo credito e attendibilità, siamo noi a sbagliare abbassando la guardia. 

Amici e non

Per gli amici che tradiscono il discorso è diverso. Qui siamo di fronte a qualcuno che si comporta in modo vile e sleale. E che approfitterà di qualche occasione per fregarci o peggio. Nel mio primo paese si parla di pugnalate alla schiena. Nel mio secondo paese si dice "not cricket". Entrambe le espressioni definiscono il mancato rispetto delle più comuni regole del vivere civile. Soprattutto del principio di non contraddizione. Ho già spiegato altre volte come quel poco di civiltà che gli esseri umani si sono conquistati dipende in larga misura dall'affidabilità della comunicazione. E il presupposto della comunicazione è il principio di non contraddizione.Usando a memoria un paio d'esempi di un nostro filosofo (Aligi Taschera), mi sembra ovvio che ti dico che la strada è libera, è di vitale importanza per te che non stia invece arrivando un camino a tutta velocità. Analogamente, se dico che voglio collaborare con te, questa dichiarazione porta ad escludere che cercherò invece di boicottarti o danneggiarti.

Bugie, Voltafaccia e Tradimenti

Ora, la semplice bugia è una scorrettezza più o meno grave, talvolta dannosa ma talvolta abbastanza innocua. Vi facciamo ricorso tutti, e se non viene detta per turpi motivi d'interesse, rende più facili i rapporti umani e può assurgere anche a livelli di una certa creatività e bellezza estetica. Un repentino voltafaccia ingiustificata può essere offensivo ma non ha l'effetto destruente del tradimento. La dichiarazione "io non ti sono più amico" taglia i rapporti, abbandona, ma non inganna. Dopo, naturalmente c'è da aspettarci tutto il peggio che accennavo prima. E se chi dichiara l'inimicizia non ti era veramente amico neanche prima, non fa molta differenza - tranne lumeggiare la sua ipocrisia e basso livello d'onestà intellettuale.Ma la dichiarazione di ostilità avverte e mette sulla difensiva, conservando almeno in quel momento un minimo di fair play che invece manca a chi ignora le più elementari regole di decenza comunicativa. Altra faccenda è infatti tradire la parola data - operazione in cui viene negata una cosa dichiarata certa. Qui si viola il principio essenziale di non contraddizione che dicevo dianzi. E senza il rispetto di questo principio, qualsiasi comunicazione può significare una cosa e il suo contrario. Donde la massima confusione e l'impossibilità di orientare comportamenti, progetti, previsioni e quant'altro in base alle comunicazioni.Ne consegue che a questo punto la comunicazione e il dialogo divengono praticamente impossibili e comunque inutili. Siamo quindi di fronte a qualcosa di peggio e, per sua natura, insanabili. L'amico che tradisce si mette definitivamente fuori dal consorzio delle persone della cui parola ci si può fidare. E lo strappo che infligge al tessuto della comunicazione e della civiltà la dice lunga sul tipo di mentalità che possiede. Di lui si potrebbe dire Good riddance ! Cioè, meglio averlo perduto che continuare a tenerselo. 

 

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