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DIARIO DI UN DEPRESSO (15/2/2007)

Ieri e oggi, nonostante le grandi dormite, sono state buone giornate. Non ero particolarmente nervoso. Sono andato a correre (come da prescrizione di G*****) e ho fatto l’amore pensando a far godere V****** (come da prescrizione di G*****) più che me. Ma anche io ho goduto e per me questo è un grande successo. Sembra che la mia sessualità sia rimasta intatta e funzionante. Per il resto non ho molte cose da dire. Ho cominciato a battere la via del volontariato, ma per come è andata fino ad ora direi che la cosa è abbastanza difficile e irrealizzabile (pensiero disfunzionale). Ad ogni modo ci proverò. Nella mia mente si fa sempre più frequente il rientro anticipato in ufficio a fine Marzo, perché la noia è veramente mortale. Domani dovrei andare da P**** M******* e da G***** L***** ma non credo che farò in tempo ad andare da P*****. Devo anche comprare l’argilla per fare un po’ di costruzioni e opere di fantasia. MI sento un po’ indietro nel mio piano di lavoro, che effettivamente ancora non ho stilato, ma devo comunque essere contento per come mi sento e per la costanza che ho con questo diario. Ho preso un impegno e fino ad ora lo sto mantenendo. Ho anche contattato il CESV/SPES e domani devo parlarci di nuovo. La domanda fondamentale è: sto facendo quello che dovrei fare con questo periodo di aspettativa? Istintivamente direi di no, ma la domanda sorge spontanea: perché ho chiesto l’aspettativa? La risposta è semplice:per fuggire dallo stress dell’ufficio. Ho molte idee su come spendere il tempo, molte me le sono anche scritte ma sembra che niente abbia funzionato. Sono dispersivo, non concentrato, mi manca la determinazione (pensieri disfunzionali), non vado nemmeno a guardare cosa ho scritto nel vecchio diario su come avrei speso questo tempo. Le gambe tremano abbastanza, anche se mi pare di vedere un certo miglioramento nella frequenza dei movimenti e nella loro ampiezza. OK, speriamo bene.

 

 

 


 

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