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SENSO DI CATASTROFE: TRA TECNICA PSICOANALITICA INDIVIDUALE E GIOCO DI RUOLO NELL'ANALISI IN GRUPPO.


di Roberto Pani [1]

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sentendosi tradito, scoraggiato e frustrato, si era allontanato, cercando di far parte di un altro gruppetto d’amici. Entrando in questo rifugio temporaneo, un amico lo stimola a reagire sollecitandogli a liberarsi della timidezza nei confronti di Fernanda.A questo punto del sogno ho la sensazione che Luca stesse cercando ambivalentemente di vestirsi di un abito, un’uniforme di qualche sorta che lo munisse di un ruolo, di un’identità; mi sembrava cioè che desiderasse prendere una posizione più decisa per vincere le sue paure, ma al tempo stesso, di non sentirsi in grado di assumere una posizione psicologica di responsabilità, in altre parole, di sopportare un ruolo di primo piano nell’amministrare i propri desideri .Sembrava dunque che Luca avesse in modo vicariante occupato la posizione di Mario; per di più, le libere associazioni che seguirono il sogno, dimostravano che il paziente tanto ammirava Mario da non poter star dentro all’abito-immagine di cui l’amico si rivestiva.E’ come se il vestito del seduttore funzionasse per Luca soltanto se indossato dall’amico, dall’Altro, (Lacan)[8]. Nel sogno infatti, l’atto di trovare la maglietta prestata da Mario, indicava che il desiderio del paziente stava là dove egli avrebbe immaginato di indossare i panni del seduttore, proprio secondo quanto Mario si manifestava al mio paziente, senza però correre il rischio di assumerne diretta responsabilità come invece ne assumeva il possessore della maglietta.In aggiunta a ciò, penso al momento in cui il paziente, sempre nel sogno, si trova costretto alla poverissima scelta circa i vestiti da indossare, mentre Fernanda ha a sua disposizione l’intera gamma degli abiti che sono contenuti nel guardaroba della madre; come dire che il paziente, al contrario della propria madre, sentiva di non avere molte opportunità di vivere una vita ricca d'esperienze.Infatti, il paziente mi aveva a lungo precedentemente parlato dell'immagine deludente di suo padre – divorziato dalla madre, figura debole e divenuta povera, uomo dedito all’alcol, un’immagine che egli non avrebbe per nulla desiderato emulare.A questo punto desidero comunicare al paziente soltanto una parte del mio pensiero, così gli dico: forse lei mi sta chiedendo di aiutarla a recuperare una sua propria maglietta a T, invece di usare quella di qualcun altro come nel passato. Nel sogno lei mi mostra come Fernanda abbia maggiori possibilità nella propria posizione psicologica al femminile, così come dal suo punto di vista, sua madre potrebbe apparirle nella vita meglio provvista di vestiti rispetto a suo padre dalla cui debolezza psicologica lei teme di essere "infettato". Infatti se, l’altra sera alla festa lei fosse stato più sicuro di se stesso, non avrebbe lasciato aperto il campo al suo amico allo scopo di evitare una possibile competizione.Inoltre rifletto sul fatto che il paziente non aveva potuto introiettare la capacità di funzionare in modo competitivo necessario per confrontarsi con l’immagine maschile: infatti egli aveva potuto sempre insinuarsi liberamente nel letto matrimoniale della madre senza mai incontrare l’opposizione competitiva del padre, sperimentato dal paziente come inconsistente, (Freud 1912).L’altra parte del mio pensiero non verbalizzato e che era maturato nel tempo, concerneva la più profonda posizione tenuta dal paziente nei miei riguardi riconoscibile nella relazione di transfert. Nel controtransfert, sentivo essere presente nella scena analitica, cioè il palcoscenico interno, una sorta di madre arcaica intrusiva e divorante, (M.Klein 1932). Un’indicazione di questo potrebbe emergere nel sogno considerando il rifiuto del paziente di leggere il libro già sottolineato da Fernanda, situazione vissuta come un’imposizione di una madre intrusiva. La stanza da letto materna ancora diventava più stretta e soffocante. Osservavo inoltre come la posizione del paziente con braccia e gambe retratte, mi richiamasse un corpo fetale posto dinanzi a me per essere avvolto, (Favorenti ed altri 1998).Ricostruivo mentalmente l’ipotesi secondo la quale la sua debole struttura psichica interiorizzata riguardasse un’immagine di padre incapace di offrirgli un valido supporto: pertanto il paziente aveva bisogno di autoriferirsi ad una struttura fallica (analista-padre), ma sentivo che qualcosa di ben più importante era mancante e che questo difetto fondamentale, (Balint 1968), poteva essere legato ad un’immagine materna che metaforicamente teneva tutti i vestiti per sé.Nei primi mesi d’analisi, Luca poté lavorare sui sintomi più propriamente nevrotici, cioè quelli che erano connessi con l’inconsistenza del padre; nei mesi che seguirono Luca avrebbe sperimentato nell’amante della madre il pungolo doloroso che evocava il primo tradimento in senso edipico.In seguito, disfunzioni sessuali e disturbi fobici avrebbero offerto occasioni di esplorare aspetti psicotici del paziente e di poterli anche gestire.In ogni modo, la qualità della vita di Luca migliorava considerevolmente. Egli riusciva complessivamente a riprendere lo stile del suo sentirsi normale come positiva conseguenza del mio essere con lui. Sentivo che la nostra relazione progrediva gradatamente, e che sebbene lungo un periodo esteso di tempo il senso di catastrofe veniva tenuto sempre più sotto controllo: pensavo che ciò fosse ottenibile per via della generale funzione di contenimento analitico, di restituzione e scambio, ma anche per effetto della frustrazione dell’astinenza

 

 

continua

 

ADDESTRAMENTO ASSERTIVO DI GRUPPO

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